AURELIA ALBERTON (Pseudonimo di Anna Aurelia Albertoni)
E’ nata a Bellinzona, Ticino (CH), il 06 settembre 1969. Ha frequentato nella Svizzera italiana una scuola superiore di Commercio, conseguendone il Diploma nel 1987. Durante la formazione ha lavorato in qualità di correttrice presso un quotidiano locale.
Ha proseguito gli studi a Zurigo frequentando la scuola parauniversitaria d'Interpretariato e Traduzione (Dolmetscherschule), frequentando l'italiano come madrelingua, e come lingue straniere il tedesco, l'inglese e il francese. Ha conseguito il relativo Diploma nel 1997. Durante l'ultima parte della formazione ha svolto uno stage in qualità di traduttrice presso l'azienda Swisscom di Berna, nel settore della telecomunicazione.
Dopo il conseguimento del diploma ha lavorato in qualità di libera professionista, traducendo in italiano testi dal tedesco, inglese e francese.
Coltiva da sempre la passione per la scrittura oltre che per le lingue; nel 2008 ha pubblicato il romanzo Prossima fermata: Paradiso presso la casa editrice "Tracce" di Pescara. L'opera ha partecipato all'Histonium 2008, vincendo il Premio Speciale della Giuria. La trama del romanzo ha un valore molto simbolico ed allegorico; i temi trattati sono in gran parte di carattere psicologico e socio-culturale, e il romanzo nella sua completezza vuole essere un auspicio alla pace e collaborazione tra i popoli.
È in preparazione la sua prossima opera.

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NOTA DELL'AUTRICE
Il romanzo Prossima fermata: Paradiso si prefigge unicamente di narrare la storia personale dei personaggi principali, con i relativi risvolti a favore della pace e tolleranza tra i popoli, e non vuole essere in nessun modo propagandistico a favore di qualsiasi ideologia, parte o controparte che rientrano nel contesto.
Ogni riferimento a persone realmente esistenti e fatti realmente accaduti non è da interpretare come un elogio verso determinati soggetti né come una critica verso altri, e nemmeno come una sorta biografica o autobiografica; l'intera storia si limita a raccontare determinati fatti e circostanze-talvolta reali- in chiave soggettistica, fantasiosa e un tantino surreale; ciò che ne scaturisce è un autentico misto di fantasia e realtà.
Il tutto è da interpretare come una storia nata dall'immaginario.
Ringrazio sentitamente tutti coloro che mi hanno in qualche modo sostenuta durante la realizzazione di questo libro.
Giugno 2007, Aurelia Alberton (all'anagrafe: Anna Albertoni)
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