Curriculum    

 

BETTI ALESSANDRO, nato a Roma nel 1969, vi risiede. Diplomato in ragioneria, si è avviato alla professione di Ragioniere Commercialista, abilitandosi nel 1996 e qualificandosi come Revisore Contabile nel 1999.

Il suo percorso poetico si può dividere in tre periodi: nel primo (1985-1989) gli argomenti principali sono soprattutto legati ad emozioni e considerazioni sui temi esistenziali; nel secondo (1996-1997) prevalgono argomenti di carattere sociale; per giungere all’ultimo periodo, dove è presente nel suo animo un crogiolo di sentimenti ed emozioni, dovute ad esperienze legate all’Amore, che hanno dato origine alla serie di poesie raccolte sotto il titolo di “Storie di un amore in...finito” (1998-2003).

Ha partecipato per la prima volta all’Histonium nel 2005, vincendo il Premio Speciale della Giuria con una poesia inedita a tema libero. All’edizione del 2006 ha ricevuto la Menzione d’Onore per la Silloge inedita, mentre nel 2007, sempre per la Silloge inedita, gli è stato assegnato il Premio Speciale del Presidente.

Betti foto

ALESSANDRO BETTI ritira il Premio Speciale della Giuria alla XX Edizione del Premio Nazionale Histonium (Vasto, 24 settembre 2005) dalle mani della Presidente di Giuria prof.ssa Anna Ventura. Nella foto anche la valletta Vittoria Natoli.

 

 

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Una poesia di Alessandro Betti

 

SOLITUDINE ASSORDANTE *
 
Quanta solitudine
in questa folla.

Quanto bisogno
di sentimenti puri
sommersi dalle ceneri
delle paure e dell’egoismo.

Quanta voglia
di stare bene
mascherata dalla routine
di questa frenetica vita.

Quanta necessità
di sentirsi liberi.

Felici.

 

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* La poesia è stata pubblicata sull'Antologia del Premio Histonium 2006 "Voli nell'azzurro" ed è tratta dalla Silloge inedita "Pensieri sparsi", che ha ricevuto la Menzione d’Onore. Ecco il Giudizio critico: “C’è un confronto costante tra espressione e linearità in questa raccolta, tesa ad evidenziare la fragilità dell’esistenza (“ Come canne al vento / siamo noi”) e la solitudine frustrante, a cui spesso ci costringe la società d’oggi, ma anche impegnata a recuperare gli slanci del cuore il quale, attingendo a “un sorriso / e un caldo sguardo”, fa dire: “La vita è bella” (Luigi Alfiero Medea).