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Vasto (CH)

 
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SEI IL VISITATORE DI QUESTA PAGINA N°

 

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INTRODUZIONE ALLA ANTOLOGIA 2007

"ONDE DI TENEREZZA"

 

Sta crescendo nel mondo il bisogno di vivere con meno complicazioni. Si sente la voglia di arrestare un po’ questo pazzo mondo che ci bombarda con continui stimoli e che ci ruba tempo ed energie attraverso l’uso travolgente dei mezzi tecnologici, sempre più numerosi e spersonalizzanti. Si sente, insomma, il desiderio di aria più semplice e di ritmi più umani.
     Da anni questa tendenza allo Slow living (il vivere con lentezza) è portata avanti da filosofi, poeti e scrittori, abituati con la loro creatività e con la loro fantasia a precorrere i tempi.
     Il sociologo e scrittore Domenico De Masi ha scritto un interessante libro, dal titolo L’ozio creativo (Ed. Rizzoli), che ha avuto un vasto successo di pubblico e che è diventato un punto di riferimento per quanti pensano sia possibile un umanesimo vero nell’età tecnologica.
     Ho letto il volume e mi è piaciuta soprattutto l’idea che oggi bisogna imparare, di fronte alla vita, che è complessa nella sua realtà, non a semplificare - perché ogni semplificazione è una falsificazione - ma a saper gestire gli strumenti complessi. E ciò si può ottenere non con la stessa tecnologia, ma con la saggezza, che può derivare da studi filosofici e dall’esperienza intelligente e che aiuta a distinguere quello che è fine da quello che è mezzo, trattando i mezzi come fatti puramente strumentali e i fini come fatti principali.
     Il Premio Nazionale Histonium si è sempre allineato a questa battaglia civile, sollecitando i concorrenti, attraverso le tante tematiche proposte, a recuperare il vero senso della vita.
     Numerosi testi sono pervenuti sull’argomento da tutta l’Italia nelle varie edizioni del Concorso. Alcuni di essi, quelli scelti dalle Giurie, sono stati pubblicati nelle antologie del Premio. Anche nella presente raccolta antologica ce ne sono alcuni. Ne ricordo uno per tutti: quello di Vincenzo Papadia di Lecce. Il poeta pugliese rifiuta di lasciarsi incantare dalla “falsa e vecchia storia del progresso” e di rispondere, come un semplice automa, alle sollecitazioni pubblicitarie “d’ andare a navigare, / ma non sul mare d’acqua / pur ormai corrotto / bensì nel gorgo virtuale / d’internet, sì che / non possa più incontrare / ansie e dolori dei fratelli miei / ... e confortare”. Preferisce, invece, ritrovare una dimensione più umana del vivere quotidiano, che, pur utilizzando gli strumenti della tecnologia, gli regali soprattutto tempo e disponibilità a lasciar bussare alla porta del suo cuore “solo / chi va cercando Amore” .
     C’è, però, una novità, oggi, nella richiesta di vita più semplice. Sono, infatti, gli stessi uomini dell’economia, che conta, gli esponenti dell’informatica e della pubblicità e i manager difensori della globalizzazione a sentire la necessità di un ritorno al buonsenso, preoccupati che l’umanità venga travolta dalle loro stesse creature tecnologiche, generatrici di esistenze, segnate sempre più dalla fretta e dall’ansia, a causa della folle corsa all’ottimizzazione, che comprime tempi e persone per ottenere il massimo rendimento.
     Il titolo dell’antologia Onde di tenerezza è significativo di questo bisogno di diventare più saggi, riducendo ritmi e stimoli e vivendo in modo più sereno, col recupero di quei valori familiari e sociali (in particolare, penso al rispetto dell’ambiente e alla preziosa presenza della figura materna, due importanti temi, approfonditi in questa XXII edizione dell’Histonium), indispensabili per ridurre il nostro disorientamento e per riuscire a gestire gli strumenti complessi con sapienza e giusto equilibrio.

Prof. Luigi Alfiero Medea, Segretario del Premio


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INTRODUZIONE ALLA ANTOLOGIA 2006

"VOLI NELL'AZZURRO"

 

IL Natale 2006 ha segnato una data storica per il più diffuso settimanale cattolico italiano “Famiglia Cristiana”: il 75° anniversario di fondazione. La gioia per la ricorrenza, celebrata con un numero speciale della rivista, è stata particolarmente condivisa anche dalla nostra Associazione del “Premio Nazionale Histonium”, per un preciso motivo: in questi anni abbiamo apprezzato l’impegno di informazione e di diffusione della cultura di questo settimanale, che ha saputo mettersi al servizio della famiglia, avendo un rispettoso ascolto verso tutti i bisogni, mantenendo rapporti molto stretti con la gente e rimanendo sempre coerente nei confronti della stessa pubblicità.
La stima si è concretizzata in due importanti momenti: la cerimonia di premiazione del 1990 (V edizione) e quella del 1999 (XIV edizione). Nella prima è stato assegnato il “Premio Cultura” al dott. Beppe Del Colle, allora Vice-Direttore della rivista, con la seguente motivazione: “Profondo conoscitore della realtà politica e religiosa internazionale, da lui colta nella globalità della Chiesa contro ogni riduttivo eurocentrismo teologico”. Nella seconda è stato riconosciuto, sempre con il “Premio Cultura”, l’importante ruolo svolto dalla dott.ssa Franca Zambonini, anche lei all’epoca Vice-Direttore, con la seguente motivazione: “Per l’impegno nell’affrontare con stile chiaro ed incisivo, attraverso la rubrica settimanale “Arrivederci...”, i temi più attuali del nostro tempo, aiutando i lettori a recuperare soprattutto il dono sapienziale del lavoro svolto quotidianamente in umiltà, quello, cioè, che riesce a tramandare ai posteri radici, identità, autentica formazione umana e saggezza”.
IL dott. Del Colle, ricordando l’evento celebrativo del 75°, ha tenuto a rilevare che “la rivista vuol essere degna di essere ascoltata da chiunque, ma ben ferma sui principi irrinunciabili che la Chiesa propone al mondo, in tempi in cui si fa mercato di tutto, a cominciare dall’uomo”. La dott.ssa Zambonini, da parte sua, in un pregnante approfondimento ha scritto: “Il nostro settimanale rappresenta una voce libera e anche di liberazione. Non vede tutto nero, anzi si nutre della speranza dei cristiani. Non può ignorare i grandi della Terra, ma ha una passione per i piccoli del Vangelo. Insegue l’ansia di giustizia dei popoli più straziati, cerca le storie che l’altra stampa di solito ignora, incontra gli ultimi che non fanno notizia e ne fa notizia. Crede nella solidarietà come uno dei pochi valori che ancora tengono in piedi il mondo...”. Programmi, idee, valori, questi, che il Premio Histonium sente suoi da tempo. Anche l’edizione del 2006, infatti, è stata all’insegna di una attenta riflessione su un tema di grande attualità nella società del Terzo Millennio: quello sull’infanzia violata, che di recente ha assunto una connotazione ancora più drammatica, per il fatto che sono gli stessi adolescenti a trasformarsi in “branco”, che agisce con indecente brutalità, attuando “stupri di gruppo” nei confronti dei loro coetanei più deboli e indifesi.          
Prendendo lo spunto dal disegno di Eros Donnini, pubblicato in copertina (bambini che giocano con i palloncini in Piazza Barbacani di Vasto), ho voluto intitolare questa raccolta di poesia e narrativa Voli nell’azzurro, perché sia di auspicio, come ho scritto nell’articolo, che apre la prima parte del volume, per la realizzazione, sul fronte dell’educazione familiare e sociale, di una cultura nuova, che restituisca “l’infanzia a tutti i bambini del mondo”.

Prof. Luigi Alfiero Medea, Segretario del Premio

 

 


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INTRODUZIONE ALLA ANTOLOGIA 2005

"OLTRE LE BARRIERE"

La ricorrenza del Ventennale del Premio Nazionale Histonium di Poesia e Narrativa mi ha spronato a tirare un consuntivo del lavoro svolto in questi anni. L’ho fatto durante le due serate di Premiazione del 23 e 24 settembre 2005, alla presenza di personalità del mondo politico e culturale e di tanti poeti e scrittori, venuti da ogni parte d’Italia.
         Ho posto all’attenzione dei presenti soprattutto quattro proposte concretizzate dall’Organizzazione: quella di accrescere l’amore per la poesia in genere, ma anche per la poesia che sa calarsi nei problemi della realtà quotidiana; quella di riconoscere l’utilità dei premi letterari e la ricchezza culturale del moltiplicarsi dei poeti; quella di reagire alla mentalità editoriale corrente, che porta gli editori più importanti a trattare l’argomento “poesia” con una certa “cautela”, relegandola sempre più spesso ai margini della loro produzione; quella di scegliere tra i premiati, fuori concorso, per l’assegnazione dei “Premi Cultura”, uomini e donne che in campo nazionale lavorano per i valori autentici dell’uomo nel campo del giornalismo, dell’associazionismo e della ricerca universitaria.
         Il lettore troverà nelle pagine seguenti l’approfondimento di tali proposte. Ma mi corre l’obbligo qui di aggiungerne almeno altre due: innanzi tutto l’opera pedagogica di aiutare quanti si avvicinano per la prima volta all’impegno letterario ed hanno bisogno di confronto con le voci del passato e con quelle più autentiche del presente (ogni anno sono stati assegnati due Premi Speciali Unici per Giovani Autori: uno per la poesia e un altro per la narrativa) e in secondo luogo la scelta di non limitare tutto il lavoro di selezione e di premiazione, operato dalle Giurie, nella sola manifestazione conclusiva. Da qui la pubblicazione delle raccolte antologiche, che sono state apprezzate dai concorrenti e dalla critica più accreditata in campo nazionale sia per il particolare taglio editoriale, sia per il prezioso contenuto delle opere di poesia e narrativa, sia per l’inserimento delle foto, che hanno illustrato le vari fasi dello svolgimento di tutta la Cerimonia.
         Sulle antologie degli anni passati sono arrivati tantissimi commenti. Spero quanto prima di poterne ricavare una pubblicazione. Desidero, invece, qui riportare il giudizio della prof.ssa Anna Ventura, una attenta operatrice culturale abruzzese, che da tempo fa parte della grande famiglia dell’Histonium in qualità di Presidente di Giuria della Sezione “libro edito di poesia”.
         La prof.ssa Ventura ha scritto così alla Segreteria: “Un altro elemento favorevole che mi piace sottolineare è l’antologia che segue il Premio: è un lavoro enorme di raccolta, selezione, riordinamento di tutto il materiale che al Premio confluisce: il risultato è un documento ricchissimo, che indubbiamente gratifica chi vi si trova inserito. In un’epoca, che sempre propone il gusto dell’effimero, ben venga questo tentativo di fermare il tempo, racchiuderlo in una speranza di continuità”.
         Spero che anche l’antologia di questa ventesima edizione trovi favorevole accoglienza tra il numeroso pubblico dei lettori. L’ho intitolata "Oltre le barriere", per indicare che, in un mondo massificato e pieno di egoismi, di inganni, di schiavitù e di ricatti, c’è bisogno di forza interiore e di matura sinergia per abbattere le tante barriere che vengono ogni giorno innalzate, prevaricando o emarginando coloro che dovremmo, invece, chiamare “nostri fratelli”.
         Il titolo, naturalmente, vuole riferirsi in particolare al superamento delle barriere, costruite dal dilagare del grave fenomeno della droga e dallo scarso rispetto che si ha nei confronti degli animali.

Prof. Luigi Alfiero Medea, Segretario del Premio


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INTRODUZIONE ALLA ANTOLOGIA 2004

"SULLE ALI DELLA PACE "

Anche in questa XIX edizione dell’Histonium, nella sezione della poesia a tema libero, vari concorrenti hanno richiamato il rapporto idilliaco tra 1’uomo e la natura, nell’incanto e nella bellezza contemplativa del paesaggio.
Ma è stato soprattutto il “mare” (tema speciale scelto dal Comitato organizzatore) a sollecitare l’approfon-dimento dei poeti e scrittori d’Italia. IL Presidente di Giuria della sezione, prof. Carlo Petracca, ha sottolineato, dopo aver esaminato le opere pervenute, che alcuni concorrenti «hanno visto il mare anche come “luogo letterario” per i sentimenti c le emozioni, richiamando gli  aspetti di fascino paesaggistico, soprattutto all’alba e al tramonto. Ne son venute fuori una serie di immagini che, come pennellate su una tavolozza, hanno esaltato il mare, il quale intride di sé paesaggi e persone, in un intreccio di profumi, odori, aromi e colori ».
Ho riletto, in questi giorni di fine anno, con attenzione le composizioni poetiche e i racconti premiati e segnalati, e ho notato con quanta ricchezza interiore gli autori hanno ammirato il mare, vedendo in questo elemento del Creato una preziosa risorsa per l’uomo e un luogo di forte richiamo turistico.
Mentre, però, facevo questa operazione di lettura, mi passavano contemporaneamente davanti agli occhi le immagini tragiche di morte e di dolore, causate dallo tsunami. "Tsunami" (in giapponese: onda del porto, maremoto), una parola che nessuno di noi avrebbe mai voluto imparare, men che meno le decine di migliaia di persone morte, che non la potranno più pronunciare, o le decine di migliaia di superstiti, che resteranno per sempre segnati dall’evento drammatico. Il fatto è che tutti noi, sia pure vivendo il disastro da lontano, siamo rimasti impressionati dalla violenza delle acque e questo ci ha fatto riflettere sulla precarietà dell’esistenza sul pianeta terra e su quanto sia labile il rapporto con la natura, dalla quale l’uomo spesso deve fuggire, riconoscendo la propria impotenza e fragilità.
Eppure, davanti alla difficoltà reali dell’esistenza (sia in quelle di piccola entità sia in quelle di ampiezza mondiale) non bisogna mai scoraggiarsi o (tanto per usare un’espressione attinente al mare) “tirare i remi in barca”. Già la gara di solidarietà, che si è subito messa in moto, e l’impegno a studiare con più efficacia progetti di prevenzione e di protezione sui maremoti sono due dimostrazioni evidenti che l’umanità, pur non illudendosi di essere più al sicuro dalle immani forze della natura, non cede al pessimismo.
Certo, per risolvere i problemi della vita, personali, familiari o sociali, occorrono concretezza e aderenza alla realtà. Ma per non essere travolti dagli eventi e dalle tragedie, occorre coltivare “il sogno”, che è un carburante prezioso per funzionare la nostra macchina: corpo c mente. Una vita senza sogni ad occhi aperti è sterile, rimane prigioniera, nella gabbia dell’esistenza, un po’ rassegnata e un po’ immalinconita.
A sognare ci aiuta senz’altro la poesia.
IL Premio Histonium si è sforzato in questi diciannove anni di stimolare la creatività letteraria. Tanti autori hanno confermato agli organizzatori del Concorso vastese la loro stima e amicizia. E questo è il più importante e fecondo sprone per continuare nel cammino intrapreso. Mi ha scritto una concorrente: “Ho qui, vicino al comodino del letto, l’antologia dell’Histonium 2003; prima di addormentarmi leggo una poesia. Dopo i tanti problemi della giornata, è il miglior antitodo per ritrovare un po’ di serenità interiore e per volare alto, verso l’azzurro, come i gabbiani oltre il mare tempestoso della vita”.
Mi auguro che anche l’Antologia 2004 incontri il gradimento di tutti i lettori e li aiuti a spiccare il volo “sulle ali della pace”.
Vasto, 31 dicembre 2004.                                    
                Luigi Alfiero Medea, Segretario del Premio


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Antologie precedenti: 1986-1993

Antologie precedenti: 1994-2001

 

 

 

 

 

 

 

 

Copertina Antologia 2007

IL DISEGNO DELLA COPERTINA E' OPERA DELL'INCISORE EROS DONNINI DI ROMA. ESSO RICHIAMA I DUE TEMI APPROFONDITI NEL CONCORSO: "LAMBIENTE E LA FIGURA DELLA MAMMA"

Disegno De Felice 2007

IL DISEGNO, INSERITO NELL'ANTOLOGIA, E' OPERA DELL'ARCH. ANTONIO DE FELICE DI TERMOLI (CB), L'ARTISTA CHE DA ANNI COLLABORA CON IL PREMIO NAZIONALE HISTONIUM DI POESIA E NARRATIVA. ESSO E' STATO INCISO SULLE TARGHE CONSEGNATE AI CONCORRENTI PREMIATI E SEGNALATI DELLA XXII EDIZIONE PER SOTTOLINEARE I DUE TEMI DEL CONCORSO: "IL PROBLEMA AMBIENTALE NEL TERZO MILLENNIO E LA FIGURA DELLA MAMMA: IERI E OGGI".

 

Cop. Ant. 2006

IL DISEGNO DELLA COPERTINA E' OPERA DELL'INCISORE EROS DONNINI DI ROMA. ESSO RICHIAMA UNO DEI DUE TEMI APPROFONDITI NEL CONCORSO: "L'INFANZIA VIOLATA"

Dis. De Felice

IL DISEGNO, INSERITO NELL'ANTOLOGIA, E' OPERA DELL'ARCH. ANTONIO DE FELICE DI TERMOLI (CB), L'ARTISTA CHE DA ANNI COLLABORA CON IL PREMIO NAZIONALE HISTONIUM DI POESIA E NARRATIVA. ESSO E' STATO INCISO SULLE TARGHE CONSEGNATE AI CONCORRENTI PREMIATI E SEGNALATI DELLA XXI EDIZIONE PER SOTTOLINEARE I DUE TEMI DEL CONCORSO: "UN APPROFONDIMENTO SULL'INFANZIA VIOLATA E SULLE NOSTRE STAGIONI ".

 

 

 

 

Cop. 2005

IL DISEGNO DELLA COPERTINA E' OPERA DELL'INCISORE EROS DONNINI DI ROMA. ESSO RICHIAMA I DUE TEMI APPROFONDITI NEL CONCORSO: "LA DROGA E GLI ANIMALI"

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Dis. De Felice 05

IL DISEGNO, INSERITO NELL'ANTOLOGIA, E' OPERA DELL'ARCH. ANTONIO DE FELICE DI TERMOLI (CB). ESSO SOTTOLINEA I DUE TEMI DEL CONCORSO DELLA XX EDIZIONE: "UNA RIFLESSIONE SUL PROBLEMA DELLA DROGA E SUGLI ANIMALI, CREATURE DI DIO E AMICI FEDELI DELL'UOMO".

 

 

 

 

 

Cop. Ant. 2004

IL DISEGNO DELLA COPERTINA E' OPERA DELL'INCISORE EROS DONNINI DI ROMA. ESSO RICHIAMA I DUE TEMI APPROFONDITI NEL CONCORSO: "LA SFIDA DELLA PACE NEL TERZO MILLENNIO" E"IL MARE: UNA RISORSA DELL'UOMO".

dis. targa 2004

IL DISEGNO, INSERITO NELL'ANTOLOGIA, E' OPERA DELL'ARCH. ANTONIO DE FELICE DI TERMOLI (CB). ANCH'ESSO EVIDENZIA I DUE TEMI DELL'EDIZIONE 2004: "LA PACE E IL MARE".